Cimitero Inglese
Le battaglie che si conducono nei mesi invernali sono difficili e violentissime. Il piano del comandante dell’VIII armata inglese
Bernard L. Montgomery – sfondare su un tratto limitato il dispositivo difensivo costruito dai tedeschi sul ciglione nord del Sangro – viene più volte rinviato e modificato per le cattive condizioni del tempo. Quando finalmente negli ultimi giorni del 1943 l’attacco può essere sferrato, l’accanita resistenza nemica e le difficoltà ambientali lo rendono quanto mai faticoso e lento. È la battaglia del Sangro: “una settimana di intensi combattimenti” (Winston Churchill) che comporta ingenti perdite da ambo le parti e immense distruzioni.
C. Felice, A. Pepe, L. Ponziani , Storia dell’Abruzzo, Laterza, 1999
Un suggestivo luogo della memoria, realizzato in uno scenario di grande bellezza e in una posizione tale da permettere un’ampia vista sul territorio
del basso Abruzzo e delle regioni limitrofe caratterizza il sito del Cimitero di Guerra del fiume Sangro ed il suo Monumento Commemorativo delle Cremazioni. Il luo- go fu considerato con molta attenzione ed una delle ragioni principali che portò la Commissione ad opera- re questa scelta fu proprio l’ampiezza del panorama e la possibilità di abbracciare con lo sguardo, da questo posto, ben tre regioni ed una vasta porzione di territorio dove gli alleati tanto avevano dovuto soffrire per vincere la resistenza tedesca.
In questo cimitero, situato in Contrada Sentinelle del comune di Torino di Sangro, si trovano le tombe dei caduti durante gli scontri violenti che le forze alleate dovettero sostenere quando incontrarono la forte bar- riera difensiva tedesca che prese il nome di Linea Gustav. Sul fronte adriatico e sul Sangro in particolare la battaglia fu particolarmente cruenta nei mesi di novembre e dicembre 1943, con un forte impegno dell’Ottava Divisione Indiana e della Divisione Neozelandese.
Il cimitero si trova su una dolce collina a poca distanza dal centro abitato, dalla foce del Sangro e dalla costa e nelle immediate vicinanze dell’ingresso di uno dei percorsi principali della riserva.
Le tombe, semplici lapidi di marmo bianco, sono disposte a semicerchio lungo il pendio come in un anfiteatro e ricordano 2617 caduti in larga parte del Regno Unito ma anche di terre più lontane come la Nuova Zelanda, l’India, il Sudafrica. Un sentiero che parte dall’ingresso conduce alla Croce del Sacrificio, un altro sentiero, segnato da siepi di biancospino, por- ta alla Pietra della Rimembranza. All’interno del cimitero vi è il Monumento Commemorativo delle Cremazioni, dedicato ai 517 uomini delle divisioni indiane che combatterono e morirono in quest’area ed i cui corpi vennero cremati.
Il cimitero è gestito dalla Commonwealth War Graves Commission, fondata nell’ormai lontano 1917, l’organizzazione responsabile della manutenzione dei
cimiteri e delle tombe di tutti i caduti del Commonwealth durante le due guerre mondiali. Sin dall’inizio l’arte dei giardini ha avuto un ruolo fonda- mentale nella realizzazione dei cimiteri costruiti sui sapienti disegni di architetti e botanici. Alcuni dei più importanti architetti, in particolare Sir Edwin Lutyens, hanno riposto grande attenzione nella combinazione di elementi strutturali e vegetazionali con la riproposi- zione di specie tipiche da giardino e rose come bordi. Il concetto di base era creare un’associazione emoti- va fra i giardini “di casa” ed i campi stranieri dove i sol- dati si trovano per sempre a riposare; ciò spinge la Commissione, seppur nel rispetto della flora locale e delle esigenze climatiche dei vari paesi, a continuare questa tradizione di piantare specie native dei paesi membri dei caduti laddove possibile. L’impianto tipico consiste comunque in un bordo davanti alle tombe costituito da un’associazione di circa 20 specie di erbacee perenni, alpine e di rose flo- ribonde. Le piante vengono scelte in modo da assicurare una certa varietà nello schema, nell’altezza, nel periodo di fioritura e nella disposizione. Le rose di una particolare fila sono della stessa varietà ma una rosa diversa può essere usata per ottenere uno stacco ad un certo punto della sequenza. L’utilizzo di specie arbustive na- ne o molto basse unitamente a piante grasse è finaliz- zato ad ampliare e valorizzare le fioriture, mentre il prato erboso conferisce uno sfondo di naturale sempli- cità in cui volutamente sono assenti sentieri che con- ducano fra le tombe. Ciò che appare subito evidente nella visita a questo come ad altri cimiteri di guerra del Commonwealth è la sensazione di trovarsi in un luogo della memoria dove regna il ricordo e la tristezza della guerra ma anche una grande atmosfera di tranquillità e di bellez- za. Lo scopo della commissione è infatti quello di dare piuttosto l’effetto di un giardino che di un cimitero, un luogo dove la combinazione armoniosa degli elemen- ti naturali possa dare al visitatore un senso di pace in un contesto sereno. Anche la cura con la quale vengono gestiti questi cimi- teri vuole trasmettere l’importanza del sacrificio dei tanti che hanno perso la vita e la necessità di curarne il ricordo.